31 marzo 2014

I manuali contro l'omofobia bloccati dalla CEI e compagnia bella


L'UNAR (l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) di comune accordo con il Consiglio dei Ministri e l'allora ministro Elsa Fornero ha studiato e realizzato assieme all'Istituto Beck una serie di interventi e dei manuali da condividere con gli insegnati delle scuole elementari, medie e superiori per formare un corpo docente in grado di contrastare bullismo e omofobia. In questi manuali si spiega cosa sia l'identità di genere, l'orientamento sessuale, il sesso biologico e il ruolo di genere. Si forniscono informazioni e suggerimenti su come affrontare questi temi in classe in modo tale da creare una cultura della "tolleranza" e del rispetto verso le diversità. Verso chi sembra avere un orientamento sessuale diverso, verso chi proviene da una famiglia diversa, verso chi a modo suo è diverso e di conseguenza facilmente vittima di discrimazione e bullismo. Un vero e proprio piano didattico per aiutare gli alunni (ma anche i professori stessi) a non percepire più la diversità come un difetto, ma come un'opportunità. Un metodo per aiutare tutti quei bambini, ragazzi e adolescenti gay, lesbiche o trans a non sentirsi soli, esclusi, malati o inferiori.
Sembrava fosse tutto pronto: opuscoli, incontri ecc, ma l'UNAR non aveva fatto i conti la più potente lobby presente in Italia, il Vaticano! Che appena ha saputo che qualcuno stava cercando di formare un corpo docente capace di creare (almeno a livello teorico) una cultura più inclusiva e meno sessista nelle scuole non c'ha più visto. Il presidente della Cei Bagnasco ha dato subito la sua moderata, competente e non richiesta opinione:

«È in atto una strategia persecutoria contro la famiglia, un attacco per destrutturare la persona e quindi destrutturare la società e metterla in balia di chi è più forte e ha tutto l’interesse a che la gente sia smarrita. Nel torbido il male opera meglio»

Subito i politici hanno fatto quadrato difendendo la laicità dello Stato, la scientificità delle informazioni riportate negli opuscoli e spiegando a Bagnasco che deve imparare a farsi un piattino di cazzi suoi quando si parla di scuola pubblica! Certo, come no. Due volte! Forse in un altro paese, ma in Italia no. Una risposta di questo tipo non l'ha data praticamente nessuno. La risposta più equilibrata è stata accusare lo stesso UNAR di un comportamento scorretto e poco chiaro! Quando non si è arrivati a vaneggiare fantomatici attacchi terroristici da parte di una potente lobby gay contro le menti dei piccoli e innocenti pargoli. E gli opuscoli sono stati praticamente banditi! Annullati gli incontri e annullata la possibilità, per chi voleva, di poter scaricare il materiale didattico dal sito dell'istituto Beck. Parole tanto stupide, disoneste e razziste da gente di chiesa come questa e da politici del cazzo come quelli che ci ritroviamo (primo fra tutti Gabriele Toccafondi) non mi stupiscono. Quello che mi stupisce è che il loro terrore e la loro forza sia stata tale da mettere al bando, come fosse un libro nero, i manuali stessi. Lo stesso Istituto Beck ha affidato a un comunicato stampa il chiarimento, la difesa e la spiegazione di certe dinamiche e contenuti completamente stravolti dall'isteria generale di queste persone. Alla faccia della potente lobby gay, alla faccia di tutto l'importante, serio e interessante lavoro fatto dall'UNAR per educare alla diversità e non per distribuire droga fuori dalla scuole. Scuola paritaria o no, questo fatto fa capire benissimo a chi è in mano davvero l'istruzione nel nostro paese e chi sta vegliando assiduamente perchè concetti come tolleranza, rispetto e parità di genere non passino. Mai. Tanta solerzia, intraprendeza e intransigenza la Chiesa dovrebbe metterla nel denunciare e condannare tutti i preti pedofili che ha al suo interno, preti che hanno ABUSATO di minori. Invece se glielo fai notare hanno la faccia da culo di offendersi e denunciarti di interferenza nei loro affari!

Forse c'è ancora una piccola speranza per questo progetto. I manuali sono già stati scaricati da molti utenti e molti blogger li stanno rendendo disponibili sui propri siti in modo tale che le persone abbiano modo di leggerli, farsi un'idea vera dei loro effettivi contenuti e magari decidere di usarli per capire meglio certe situazioni, per parlare adeguatamente con i propri figli di determinate tematiche o per migliorare il proprio lavoro di insegnanti ed educatori.

Anche noi di Blodissime abbiamo deciso di metterli a disposizione e qua di seguito riporto i tre link per poter scaricare i tre differenti materiali didattici:

EDUCARE ALLA DIVERSITA'
Scuola primaria
Scuola Secondaria di secondo grado
Scuole secondaria di primo grado

Cara Chiesa, Toccafondi, Binetti e Buttiglioni vari, noi vorremo anche credervi quando dite di non essere omofobi, ma il modo in cui parlate e vi comportate dice esattamente e inequivocabilmente l'opposto.

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