26 dicembre 2013

Hello Mr: il magazine per uomini che incontrano uomini


Può sembrare strano, e forse questa è solo una mia errata percezione, ma in generale le riviste gay tendono a presentare un'immagine del gay decisamente stereotipata e fuorviante. (Esattamente come la diamo noi qua dentro con sto blog!) Ovviamente il mercato che prendo in considerazione non è certamente quello desolante italiano, dove l'unica cosa che abbiamo di simile ad una rivista gay è Pride... e con questo ho detto tutto. Ma anche fuori dai nostri confini nazionali, in paesi dove i movimenti gay hanno ottenuto davvero qualcosa, e dove l'omosessualità, se non è pienamente accettata, è comunque decisamente più considerata e integrata, i magazine presentano quasi esclusivamente una sola tipologia di gay: quello figo,  palestrato, sempre mezzo nudo e pronto all'uso. Questa è sicuramente l'immagine capace di far vendere di più e per carità, non c'è nulla di male! La vista di un paio di chippe non è mai sgradita.


Hello Mr ha deciso però di andare contro corrente, nasce in Australia, è un progetto editoriale di Ryan Fitzgibbon ed è un magazine che già nello slogan chiarisce bene a che tipologia di uomini si rivolga, cioè a "uomini che incontrano (hanno appuntamenti con) uomini". E in questo caso, più che in molte altre riviste, il termine "uomo" sta per persona di genere maschile dotata anche di cervello. 
Le sue parole d'ordine, presenti già nella homepage messe in contrapposizione alle solite, sono:
Ambizioso? Accessibile. 
Perfetto? Realistico. 
Seducente? Affettuoso. 
Chiassoso? Arguto. 
Superficiale? Approfondito. 
Esplicito? Riservato. 
Su Hello Mr non ci sono primi piani di pacchi esplosivi, niente corpi nudi gonfi di anabolizzanti, niente liti furibonde su chi sia migliore tra Lady Gaga, Christina, Kety Perry o Beyoncé. La realtà di Hello Mr è una realtà pacata, calda, accogliente, apparentemente normale, ma in realtà molto raffinata. Hello Mr è una rivista che, molto coraggiosamente, cerca di parlare alla mente degli omosessuali e non all'uccello. Per carità, foto di tipi carini ci sono (e son tutti sotto i trenta), ma il suo fulcro sono le idee e il desiderio di creare una nuova community creativa capace di parlare e di dare spazio ad una nuova tipologia di uomo gay, meno ossessionato dall'essere gay e più dall'essere semplicemente un uomo, che ama incontrare altri uomini.


Sono già usciti due numeri; nel primo gli articoli che mi hanno più colpito (e forse pure gli unici che ho capito - perché è tutto in inglese) sono i bellissimi e divertenti profili delle varie tipologie di gay associati ad un animale, (scordatevi gli orsi, i lemuri o lontre varie, qua si parla di carattere e non di preferenze sessuali) il tutto corredato dalle bellissime illustrazioni di Marc Martin. Oppure l'articolo sull'interessante progetto fotografico My Dad's My Mate  una serie di ritratti fotografici e storie di relazioni padre e figlio per analizzare un rapporto troppo spesso sottovalutato o poco considerato. C'è anche il progetto fotografico The Gay Men Project di cui ho già scritto più volte


Queste sono solo un paio delle cose che hanno attirato la mia attenzione e che compongono i contenuti di questa rivista davvero molto interessante, ben fatta, curiosa e divertente. Esce due volte l'anno (ma non in Italia), graficamente ha stile da vendere e anche la versione per iPad è ottima. Insomma, per me, è schiocco di dita! Oltre a una dose massiccia di google translate.

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