16 agosto 2013

La Isinbayeva difende la legge russa anti-gay


Le ruote e le capriole, dopo aver vinto l'oro ai Mondiali di Mosca l'avevano resa simpatica, ma forse le hanno dato un po' alla testa! Subito dopo la premiazione di Ferragosto, la russa Yelena Isinbayeva, campionessa di salto con l'asta, ha deciso di criticare gli atleti che in questi giorni hanno protestato contro la legge anti-gay appena approvata in Russia. 

La legge, firmata da Putin, punisce con multe e detenzione fino a 15 giorni la «propaganda omosessuale in presenza di minori». Già denunciata dai difensori dei diritti umani, già al centro di una campagna di boicottaggio contro le prossime Olimpiadi invernali che si terranno sempre in Russia, è stata invece difesa  dalla Isinbayeva.

«Se permettiamo a queste cose di essere promosse per le strade, c'è da aver paura per la nostra nazione perché ci consideriamo persone normali. Viviamo solo uomini con donne e ragazze con ragazzi. Tutto deve essere a posto. Fa parte della nostra storia. Non abbiamo mai avuto di questi problemi in Russia, e non vogliamo averne in futuro», ha dichiarato. E dopo queste affermazioni ha attaccato le colleghe svedesi, che hanno gareggiato con le unghie dipinte con i colori dell'arcobaleno (TOPPISSIME!)
«È stato irrispettoso per il nostro Paese, per noi cittadini, perché siamo russi. Forse siamo diversi dagli Europei e dagli abitanti di altri Paesi ma abbiamo la nostra casa e vogliamo che venga rispettata. Quando andiamo all'estero, noi rispettiamo le leggi degli altri Paesi».

Tesoro mio, credo non ti sia chiaro il concetto di libertà di pensiero. Del resto forse nel tuo amato Paese non è proprio una pratica così diffusa. Nessuno ti vieta di pensare che la pena di morte in America o la libera vendita di armi siano sbagliate, ne hai tutto il diritto! Se tutti ragionassero come te sarebbe stato irrispettoso far notare al signor Hitler che le sue leggi erano un tantino sbagliate.

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