21 maggio 2013

Lana Del Rey. Young and beautiful lolita.


Lana Del Rey sta cantando in questi giorni nel Regno Unito. Il suo lungo tour ha fatto tappa in Italia circa due settimane fa; tre le date italiane: Torino, Roma e Milano. E io, inutilissima stagista, ero presente a Milano, tra le prime file a cantare a squarciagola, per poi dimenticarmi il reale motivo per cui sono andato: scrivere un post su Blondissime. (Balle! Sono un fan sfegatato di Lana).
Da dove iniziare? Ah si, dicevo che il tour prevede molte date, peccato che preveda poche canzoni. Si sa che la discografia di Lana è ancora scarna; sono infatti solo due gli album (in realtà uno e mezzo per un totale di 23 canzoni) che l'hanno resa celebre al grande pubblico. Il punto è che non le canta tutte! Risultato: un'ora, forse un'ora e un quarto di concerto, una canzone dietro l'altra, senza pause, senza cambi d'abito, nessuna coreografia, zero colpi di scena. Per tirare all'ora e mezza (minimo sindacale per un concerto) trascorre gli ultimi venti minuti a firmare autografi, baciare, abbracciare e fare foto con i fortunati delle prime file. Fortunati perché lei è veramente bella, simpatica (GIURO) e umile. Questa è la mia unica critica negativa.
Dicono che non sappia cantare; non è vero! I fan di Lana sono del tutto consapevoli che non si troveranno ad ascoltare una voce potente. Il marchio Lana Del Rey è fatto di canzoni malinconiche, testi poetici ma anche trash, fashion, atmosfere decadenti, retrò, l'incontro tra la strada e l'opera. Questa è Lana e non si smentisce mai. A partire dalla scenografia in cui domina sullo sfondo una cornice barocca, palme, corvi, leoni e candelabri. Bordello di lusso e nobiltà decadente. E poi video in cui compaiono intramontabili icone, musicisti fenomenali ad accompagnarla, e lei: bella, appesantita, così come la scenografia, dalla chirurgia estetica, e forse per questo ancora più bella. La riempie perfettamente quella cornice, con il suo abitino arancio. Lei è l'opera, lei è la figura centrale dello show, supportata soltanto da una folla esageratamente acclamante di fans. Ed è proprio il pubblico visibilmente emozionato a completare l'opera. Basta un battito delle lunghissime ciglia, o un accenno ad un sorriso per mandare in estasi la folla. Anche questa un'esagerazione, barocca, pesante ma terribilmente affascinante.


Momenti TOP: la nuova Young and beautiful, colonna sonora de Il grande Gatsby, la struggente Ride, introdotta dal video, che potrebbe essere tranquillamente considerato un cortometraggio e la cover di Blue Velvet. Non da meno i momenti di Blue Jeans, Video Games e Born to die.

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