04 aprile 2013

Uno stadio intero per Robbie Rogers


Robbie Rogers è tornato a parlare dei motivi che l'hanno portato a lasciare il mondo del calcio. O meglio, dell'unico motivo che l'ha costretto a dover abbandonare il calcio: la sua omosessualità.
Qualcuno potrebbe dargli del codardo, ma i precedenti in questo sport non sono certo tranquillizzanti. L'unico calciatore in inghilterra a dichiarare apertamente la propria omosessualità fu Justin Fashanu che si impiccò nel 1998.

In una recente intervista Robbie Rogers dice:

Mi domando cosa sarebbe accaduto se avessi annunciato che sono gay continuando a giocare. Forse niente, forse i miei compagni del Leeds mi avrebbero dato una pacca sulle spalle e detto: “Bravo”. Ma i tifosi allo stadio non me l’avrebbero fatta passare liscia. E nel calcio ho incontrato allenatori che dicevano: “Non passare la palla come un frocio”, per cui sono certo che non sarebbe stato facile.
Il mondo del calcio è pieno di gente molto in gamba e tanti calciatori sono persone di grande umanità. Ma può anche essere uno sport brutale che ti ferisce gravemente e ti distrugge. Forse molti dei tifosi non sono omofobi, ma credo che se avessi rivelato la mia omosessualità mentre ancora giocavo la cosa non sarebbe passata inosservata. Se avessi giocato bene, i fan e forse anche i media avrebbero notato che il calciatore gay gioca bene. Se avessi giocato male, sarebbe successa la stessa cosa e anche di più. Tutto avrebbe ruotato attorno alla mia omosessualità.

È inutile far finta di niente, in certi ambienti è davvero così, funziona così. Ma forse non per sempre, perchè ad Amburgo, durante una partita di serie B, a pochi minuti dal via, 24.000 tifosi si sono uniti in una imponente coreografia contro l'omofobia. 
Chissà che questi coming out sportivi riescano prima o poi a cancellare da certi ambienti la parola frocio come sinonimo di coglione, stronzo, incapace e via così... e costringano giocatori e tifosi a mettere in moto anche il loro cervellino, oltre che le gambe, e trovare nuovi termini per identificare quelle persone che secondo loro non valgono una mazza: ad esempio ultrà!




Poi leggi l'ultima intervista a Francesco Totti su La Gazzetta: "Guardi, io gay qui non ne ho mai conosciuti, ma credo che non sia pronto né il calcio e neppure l’Italia in generale. È triste forse, ma è così.." e ti cadono i coglioni. Ma per cosa non sono ancora pronti sti qua? E cosa bisogna aspettare o fare perchè lo siano?

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