02 febbraio 2013

Don't Say Gay!

Un senatore del Tennessee a dir poco conservatore ha riportato alla luce una vecchia proposta di legge del 2011 che vietava di parlare di omosessualità all'interno delle scuole fino all'ottavo grado di istruzione. Don't Say Gay, questo il nome del surreale progetto di legge, è stato ripreso dall'attuale senatore repubblicano Stacey Campfield di Knoxville che, non contento, avrebbe pure apportato una simpatica modifica. Oltre a vietare qualsiasi tipo di discussione riguardante la tematica gay, gli insegnanti sarebbero tenuti ad avvisare le famiglie degli studenti in caso di comportamenti "sospetti" (ragazzi niente più tacchi e rossetto a scuola!).
Gli atti di omosessualità sono pericolosi per la salute e la sicurezza dei bambini, ha dichiarato la scorsa settimana.


Mi torna tristemente alla memoria il caso del ragazzino di Roma, morto suicida a seguito di insulti discriminatori da parte dei coetanei compagni di scuola perché indossava i pantaloni rosa. Che ruolo avrebbero avuto il senatore in questione e i suoi sostenitori in una vicenda simile? L'avrebbero costretto a lasciare l'istituto se non si fosse cambiato i pantaloni? Gli insegnanti avrebbero indirettamente sostenuto l'attività discriminatoria dei compagni? Ma i docenti non dovrebbero essere in primo luogo educatori? Non dovrebbero essere un supporto all'attività genitoriale? In un sistema scolastico caratterizzato dalla proposta del senatore Campfield sarebbe impossibile! Come ha affermato Chris Sanders del Tennessee Equality Project,
il nuovo progetto di legge forzerebbe il personale scolastico a ridursi al rango di un autentico delatore, erodendo allo stesso tempo il rapporto di fiducia tra studenti e insegnanti, lasciando i giovani senza alcuna risorsa di tipo confidenziale in un luogo, la scuola, dove potrebbero scontrarsi con episodi di bullismo e altre problematiche legate alla sessualità. Sarebbero condannati all'isolamento.
E, aggiungo io, vicende come quelle del povero Andrea, il ragazzo con  pantaloni rosa, rischierebbero solamente di aumentare.
Il Don't Say Gay bill non fu approvato dal senato in passato e, nonostante il senatore affermi di avere sostenitori alla Camera, pochi credono che otterrà consensi questa volta. In caso contrario non mi meraviglierei se il passo successivo fosse il confino, come in epoca fascista. Bionde del Tennessee preparatevi a fare le valigie!



3 commenti:

  1. Tutto sto pippottone di post solo per mettere la foto della Xtina! Sta stagista non ho ancora capito se ci fa o ci è!

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  2. Non mi ero nemmeno accorto che era Christina O.o

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    1. Ma a chi la racconti! Una bionda grassa, vestita da zoccola che urla può essere solo Christina... o Platinette!

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